DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE: e se ci fosse un problema di ascolto?

immagine di sfondo

Una difficoltà scolastica può derivare da un problema di linguaggio parlato, ma anche di linguaggio scritto. Questo si verifica quando la non facile analisi dei suoni della lingua parlata non permette una gestione ottimale dei movimenti di scrittura. In questo l’ascolto gioca un ruolo importante. I problemi di ascolto infatti, non sono legati ai problemi dell’udito, ma alla capacità di attenzione e di selettività verso i suoni. Questo significa che il bambino può sentire benissimo, ma avere difficoltà di Ascolto.

Nell’ambito della lettura ad alta voce ad esempio l’ascolto agisce su più livelli: se il suono che giunge alle orecchie del nostro bambino è chiaro la lettura sarà sicura. Nella lettura è importante che il bambino o il ragazzo abbiano ben definito nella mente quale suono è collegato ad ogni segno grafico che legge e il suono sarà chiaro solo se l’ascolto della propria voce risulta adeguato. In caso contrario imparare a leggere sarà una procedura esitante, a tentativi e piena di dubbi.

Il percorso inverso avviene nella scrittura dove anche la parte vestibolare dell’orecchio interno è coinvolta nella gestione della mano e del braccio. La coclea che ha il compito di analizzare ogni singolo suono è in stretta relazione con il vestibolo che aiuta il bambino a programmare i migliori movimenti della mano mentre scrive.

A volte invece il vestibolo può trovarsi sovraeccitato dalle frequenze gravi e indurre a distrazioni facili o alla tendenza continua al movimento.

Ecco alcuni indizi che ci possono aiutare a riconoscere possibili problemi di ascolto:

  • Perde le parole dell’insegnante: le frequenze acustiche del linguaggio parlato devono essere percepite dal bambino con maggiore forza rispetto alle frequenze gravi che veicolano i rumori di fondo, altrimenti saranno questi ultimi a prevalere sull’attenzione del bambino.
  • Ha bisogno di più tempo per rispondere: all’orecchio destro spetta il compito di gestire il controllo linguistico perché collegato più direttamente all’emisfero sinistro a cui va il compito di dare un significato ai suoni linguistici. Quando questo controllo viene imposto dall’orecchio sinistro il bambino può necessitare di maggior tempo nel riuscire a rispondere.
  • Ha difficoltà a stare attento o a memorizzare: la presenza di una membrana acustica meno tesa può portare a diminuire la capacità di selettivare bene i suoni. Questo è spesso conseguenza di una difficoltà a memorizzare le informazioni.
  • A volte risponde impulsivamente: Tomatis ha identificato nei suoni gravi suoni che stancano. Una percezione che favorisce la dominanza di ascolto di tali suoni può portare a volte a percepire la voce dell’insegnante più aggressiva di quanto lo sia in realtà influenzando in maniera negativa il comportamento del bambino.

Il Metodo Tomatis in questo è un valido strumento e può aiutare il bambino o il ragazzo a educare la capacità di ascolto favorendo una migliore attenzione, concentrazione e memoria. Presso il Centro Arteascolto è possibile effettuare il Test d’ascolto per valutare possibili difficoltà ed è inoltre possibile usufruire di percorsi volti al sostegno della genitorialità. Per ulteriori informazioni – Centro Arteascolto – via della Aie 11/b – None – sito: www.arteascolto.it